INCHIOSTRO SIMPATICO – Laboratorio di scrittura creativa
A tavola ognuno dovette raccontare una storia. La sposa sedeva tacita, senza dir parola. Allora lo sposo le disse: “Cuor mio, non hai niente da raccontare? Narra qualcosa”. Ella rispose: “Racconterò un sogno”.
(da Il fidanzato brigante, fiaba raccolta dai Fratelli Grimm)
INCHIOSTRO SIMPATICO
LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA
Martedì 13 ottobre alle ore 21:00 in Via Michelangelo 61 riprenderà il nuovo corso di scrittura creativa Inchiostro Simpatico, l’idea geniale che vi proponiamo questa settimana.
Cos’è Inchiostro Simpatico?
Descrivere questa nuova idea geniale è solo apparentemente facile. È un laboratorio di scrittura, ok, ma questa definizione rende solo in parte ciò che questo corso si propone di fare.
La metodologia di questi laboratori trae spunto dalle ricerche svolte da Elisabeth Bing (1914-2015), scrittrice, che si è trovata ad insegnare ad una classe di ragazzi che avevano accumulato un forte ritardo scolastico e che erano quindi fortemente ostili all’apprendimento. La Bing, per far scrivere questi ragazzi, fece compiere loro un percorso di riconquista della propria scrittura, del proprio desiderio di esprimersi e delle proprie motivazioni. Elabora quindi un modello “motivazionale”, che parte dalla scrittura personale, utilizzando inizialmente le strutture testuali della lista, dell’enumerazione, del nominare le cose.
Ai partecipanti del corso non si chiede di avere chissà quale competenza di base, ingredienti principali sono invece la voglia di mettersi in gioco, di scoprirsi, di esplorare il mondo con le parole.
Trainer del corso sarà Rosarita Berardi, scrittrice e poetessa, che da anni promuove questi corsi di scrittura. Abbiamo chiesto a lei di spiegare perchè, nel mondo dominato da TV, internet e poco tempo libero, ha ancora senso prendere una penna in mano e scrivere.
LE DODICI RAGIONI PER SCRIVERE
Perchè frequentare un laboratorio di scrittura? Ma soprattutto… perchè scrivere?
Scrivere fa bene alla salute, è terapeutico. Migliora l’umore, riduce lo stress, guarisce le ferite emotive. L’atto stesso di impugnare una penna porta benefici sia per la salute mentale sia per quella fisica. È un esercizio di memoria e di fantasia. È un dialogo aperto tra esperienza e intelligenza.
E allora, dodici ragioni per farlo, una per ogni mese dell’anno…
1. Per registrare il mondo così com’è.
2. Per fissare il passato prima di dimenticarlo
3. Perchè ne hai voglia
4. Perchè niente di ciò che scrivi ti soddisfa davvero
5. Per esprimere se stessi
6. Per compiacere se stessi
7. Per farla vedere a quei bastardi
8. Per fare una cosa nuova
9. Per dare un nome a ciò che fino a quel momento era senza nome
10. Perchè quello che avevi da dire, non l’hai mai detto
11. Perchè hai un romanzo nel cassetto al quale stai lavorando da dieci anni e non ne vieni a capo
12. Perchè creare è divino
Chiunque aspiri a scrivere, per qualsiasi motivo desideri farlo, dovrebbe anzitutto trovare la propria voce. Uno stile, un’identità, un nucleo di caratteristiche che formano la sua cifra di narratore, professionista o dilettante che sia.
Evelyn Waugh era uno “capace di sfottere anche l’acqua minerale”. Milan Kundera non è precisamente lo stesso tipo di scrittore, anzi. E non si può dire che Waugh sia meglio di Kundera, o viceversa: è una questione di gusti, perché si tratta di due autori che hanno voci assai diverse. Bisogna stare attenti, nel frequentare un corso di Scrittura Creativa, a non smarrire la propria identità: dopotutto gli insegnanti dei corsi sono scrittori essi stessi, ognuno col suo stile e le sue idee, ed è molto difficile che questi aspetti non ne influenzino almeno un pochino l’insegnamento. Uno scrittore non può non avere gusti e preferenze. C’è quello che va pazzo per i minimalisti americani come Raymond Carver e quello che li brucerebbe nella piazza centrale. C’è quello che per lui il romanzo è morto, e ormai si possono scrivere racconti e basta – e quello che dice basta con questi raccontini, il futuro della letteratura è nel romanzo-fiume da 800 pagine almeno.
La morale della favola è che in un corso di Scrittura Creativa un insegnante dovrebbe esser capace di trasmettere valori anche opposti a quelli in cui crede, per stimolare adeguatamente il diverso carattere degli allievi.
Tra l’altro: quando si parla di “insegnare a scrivere”, bisognerebbe ricordarsi che la scrittura è uno strumento di uso comune. Non è uno strumento che serve solo agli “scrittori”.
Rosarita Berardi
IL PROGRAMMA DEL CORSO
PARTIRE (6 incontri)
13 ott. La sacca verde
20 ott. Lo zaino giallo
27 ott. La valigia rossa
3 nov. La borsa bianca
10 nov. Il trolley (carrello) blu
17 nov. Il baule nero
SCOPRIRE (4 incontri)
24 nov. Luna del lupo
1 dic. Luna del racconto
9 dic. Luna della nebbia (mercoledì)
13 dic. Luna degli antenati
SPERIMENTARE (6 incontri)
12 gen. Se fossi un falegname
19 gen. Se fossi una sarta
26 gen. Se fossi un pastore
2 feb. Se fossi una fornaia
9 feb. Se fossi un barbiere
16 feb. Se fossi una maestra
AMARE (4 incontri)
23 feb. Sorridere
1 mar. Ringraziare
9 mar. Osare (mercoledì)
15 mar. Condividere
INCHIOSTRO SIMPATICO – Via Michelangelo 61, 48018 Faenza (RA)
per informazioni: rosaritab@gmail.com
cell. 3932761634
Un percorso di esplorazione di sé, di espressione delle proprie emozioni… e di profonda trasformazione. Grazie!