Claudia Casali racconta il Mic: tra Giappone e Decò, la nuova stagione del Museo
Stampe giapponesi, art decò, la riscoperta della figura di Achille Calzi. Chiuso positivamente il bilancio di Argillà Italia 2016 con quasi 100mila visitatori nella tre giorni di festival, riprende la stagione del Mic, il Museo internazionale delle Ceramiche di Faenza. Un calendario vario e dinamico che riprenderà la propria programmazione il 22 settembre con l’inaugurazione, a partire dalle ore 19, della mostra di ceramiche industriali “Superfici d’autore” dedicata al rapporto tra piastrelle e designer. «Sarà una stagione varia – spiega Claudia Casali, direttrice del Mic – perché lo spirito del Museo è sempre quello di mettere in dialogo arti diverse. Abbiamo inoltre un calendario molto dinamico: ogni settimana il Mic ospita delle iniziative culturali diverse che si succedono l’una all’altra». Tra settembre e ottobre si avrà poi una mostra dedicata a una selezione del Premio Faenza, concorso biennale la cui prossima edizione sarà posticipata al 2018. «Abbiamo preso questa decisione – spiega la direttrice – per farlo coincidere con gli 80 anni dalla nascita del Premio, dato che fu istituito nel 1938».
Made in Japan: sculture e stampe per raccontare una civiltà
Raccontare con l’arte 150 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone: sarà questo “Made in Japan”, la mostra che verrà inaugurata il 22 ottobre per poi concludersi il 27 novembre. Verrà allestita un’eposizione di sculture giapponesi che fanno parte della collezione del Mic a cui si aggiungerà una selezione di stampe giapponesi della Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna. «È una collezione straordinaria che pochi conoscono – spiega Claudia Casali – e comprende oltre cinquecento pezzi dal Settecento a inizio del XX secolo. Abbiamo fatto una selezione di queste stampe per raccontare come si diffuse in Europa, tramite stampe giapponesi, il gusto orientale in voga nell’Ottocento». Attraverso questa mostra la stampa diviene un mezzo per raccontare un’intera civiltà. «La collezione della Fondazione è esposta solo parzialmente al museo di Palazzo Poggi a Bologna ed è poco conosciuta: queste iniziative sono relazioni utili per valorizzare patrimoni straordinari».
A febbraio in mostra il Decò
A dicembre il Mic ospiterà un omaggio all’architetto Monti a un anno dalla scomparsa realizzata in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Ravenna. Poco prima di Natale verrà allestita una mostra dedicata ai vent’anni dell’associazione Amici del Museo, realtà che in questi anni ha donato tanti pezzi al Mic in un’ottica di vero mecenatismo. A febbraio in collaborazione con i Musei di San Domenico di Forlì verrà realizzata al Mic la mostra sul Decò: un gusto che ha caratterizzato l’arte italiana negli anni Venti e Trenta. «A Faenza sarà un omaggio un po’ più locale, con focus sulla ceramica, ma non solo». La mostra proseguirà per tutta l’estate e sarà visitabile fino ad autunno 2017.
Achille Calzi al Mic: “Un intellettuale ironico”
L’autunno del 2017 si legherà poi alle vicende della Prima guerra mondiale e sarà occasione per rendere omaggio al grande artista e intellettuale faentino Achille Calzi (1873-1919), che fu anche direttore della Pinacoteca di Faenza. «Chiamarlo artista è limitativo – racconta Claudia Casali – fu una persona straordinaria. Abbiamo sue caricature di personaggi dell’epoca che sono meravigliose: era un personaggio molto ironico. La mostra a lui dedicata è un progetto a cui teniamo molto che metterà in rete tante realtà faentine come il Museo del Risorgimento e anche la Pinacoteca di Faenza». Il Mic custodisce il lascito Calzi che oltre a essere un noto storico dell’arte era pittore e ceramista. «I cartoni della guerra del Museo del Risorgimento sono un lascito di sessanta pezzi e sono un po’ “il facebook” dell’epoca: tra il ‘17 e il ’18, in occasione di eventi particolari legati alla guerra, Calzi usciva di casa ogni giorno con un cartone che appendeva sotto il loggiato del Comune, un cartone ironico su quanto accadeva al fronte nella gestione della guerra».
A questi appuntamenti va aggiunta anche la Settimana del Contemporaneo ad ottobre 2016 che metterà in dialogo tutte le arti contemporanee: danza, teatro, concerti ed eventi trasversali di letteratura. «In sintesi – conclude la direttrice – penso si possa dire sia una stagione avvincente: se uno vuole trovare qualcosa di nuovo, diverso e bello al Mic troverà un programma interessante».
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