L’ambiente al centro della riflessione della Settimana del Contemporaneo di Faenza
Una settimana e più (visto che effettivamente durerà dieci giorni) di mostre, video, installazioni per far dialogare tra loro i linguaggi della contemporaneità: dal fumetto all’arte passando per il design e la moda. Torna a Faenza, dal 7 al 16 ottobre 2016, la Settimana del Contemporaneo, il festival giunto alla sesta edizione dedicato alla cultura contemporanea al confine tra arti visive, cinema, teatro e danza. L’evento è organizzato dal Mic, il Museo internazionale delle Ceramiche di Faenza, il Museo Carlo Zauli, Tesco, Isia di Faenza e sei studi di architettura della città.
Come l’arte legge l’ambiente 40 anni dopo l’inaugurazione del Padiglione Italia
Il paesaggio come proiezione di sé e come un vero e proprio linguaggio lirico. Il titolo dell’edizione di quest’anno è “Ambiente come?” e vuole portare in varie location della città riflessioni sul tema ecologico e sociale portate al pubblico attraverso il linguaggio dell’arte. «Punto di partenza per realizzare l’edizione di quest’anno – spiega Irene Biolchini, curatrice di alcune mostre della Settimana – è stata l’inaugurazione, avvenuta quarant’anni fa, del Padiglione Italia. All’epoca, nel 1976 gli artisti fecero molte azioni e interventi politici sul tema ecologico e ambientale: ci è sembrato giusto riprendere quel discorso tornando a riflettere su questo tema molto importante per la contemporaneità».
Gli eventi si svolgeranno in vari punti della città: dal Mic al Museo Carlo Zauli e poi Tesco (in vicolo delle Vergini 13), il Museo Malmerendi, l’Isia e il Fontanone. «La Settimana del Contemporaneo – commenta Massimo Isola, assessore alla Cultura del comune di Faenza – è nata perchè c’era e c’è bisogno di un progetto legato alla contemporaneità che parli anche della nostra vita quotidiana. L’idea è coinvolgere, senza banalità e forzature, tutti quei soggetti che vogliano parlarne e che arricchiscono, in questo modo, la nostra città». Vista la collaborazione con il Premio Campigna, è prevista anche un’esposizione a Santa Sofia, alla sala da ballo Milleluci, di cui curatrice è proprio Irene Biolchini. ”
Un network tra tante realtà culturali
La Settimana del Contemporaneo vuole essere prima di tutto una rete che metta in dialogo realtà diverse. «Rispetto alle scorse edizioni – ha commentato Claudia Casali, direttrice del Mic – si è ampliato il network di questo progetto, in particolare con la bellissima collaborazione con il Premio Campigna». «Siamo onorati di essere all’interno di questo tipo di eventi culturali – ha dichiarato Eugenio Emiliani, presidente della Fondazione Mic -. Il Museo delle ceramiche ci tiene a essere non solo un luogo di conservazione, ma anche un centro culturale aperto e in costante dialogo con la città». «La realtà della Settimana del Contemporaneo è cresciuta molto, anche in termini di qualità – commenta Roberto Ossani, preside dell’Isia – e questo fa riflettere in un momento in cui i fondi per la cultura sono diminuiti molto».
Settimana del Contemporaneo: i primi appuntamenti
La Settimana si apre il 7 ottobre con la personale di Nicolò Assirelli, giovane fumettista e illustratore che propone al Fontanone una selezione dei suoi recenti lavori. La mostra sarà visitabile fino al 23 ottobre. Si prosegue l’8 ottobre a Santa Sofia dove, alla Sala da ballo Milleluci, nell’ambito dello storico Premio Campigna inaugura alle 16 la mostra a cura di Irene Biolchini che espone le opere di sei artisti (Marco Ceroni, Luca Freschi, Luca Loreti, Alessandro Moroni, Daniele Pulze, Stefano Serretta) chiamati a lavorare sul tema “Arte Natura Artificio”. Gli stessi artisti esporranno il 15 e 16 ottobre alcune delle loro opere all’interno di sei studi di architettura di Faenza che, per l’occasione, apriranno i loro spazi privati al pubblico. «Ognuno di noi – spiega l’artista Marco Ceroni – ha vissuto questa esperienza con modalità diverse ma con un’attitudine comune: “sporcarsi di reltà”».
Sempre l’8 ottobre, alle 18:30, da Tesco si tiene la prima di tre serate dedicate alle pratiche trasversali messe in atto da alcuni protagonisti della scena contemporanea in vari ambiti: teatro, danza, suono. L’8 ottobre sarà in scena Claudia Castellucci della Societas Raffaello Sanzio con “Setta” scuola di tecnica drammatica, il 13 ottobre invece viene presentata in antemprima WAM! 2017 a cura di Iris, In_Ocula e Menoventi. Il 14 ottobre (ore 21) Massimo Carozzi di Zimmer Frei si esibisce nella performance sonora “Safari” e la video installazione “La curva”.
Moda e sociale: sabato 8 la sfilata “Fashion for all”
Sabato 8 ottobre alle 21, l’Isia di Faenza, l’università del design, presenta al Mic “Isia Fashion for all“, una sfilata di presentazione dei lavori realizzati durante il corso di fashion design concepiti “for all” e cioè sulla riproducibilità seriale degli abiti concepiti anche per le esigenze dei diversamente abili. «Vorremmo che in futuro – spiega il direttore Roberto Ossani – questa distinzione, anche negli ambiti dei servizi, tra abili e disabili sparisse: questa sfilata vuole essere anche un messaggio in questo senso».
La Settimana del Contemporaneo proseguirà poi con altri appuntamenti fino al 16 ottobre.
Pingback: La sfilata dell'Isia Faenza: la moda come diritto di tutti - Buon Senso Faenza
Pingback: La memoria dell’argilla: Barbara De Ponti racconta “Clay Time Code” - Buon Senso Faenza